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Gli Orsetti dei Grizzlies si impongono nel Torneo invernale Western League

Nulla è mai certo, nella vita, nello sport e soprattutto nel Baseball.

Dopo essere arrivati alle fasi finali di Novara come leader della classifica con un bottino di 27 vittorie su 28 partite, gli Under 12 di Pierdomenico Bondavalli dovevano confermare di non aver beneficiato di favorevoli incroci del calendario che aveva evitato scontri diretti tra alcune delle squadre accreditate dai pronostici alla vittoria finale.

Ironia della sorte, la composizione dei due gironi della giornata finale ha messo di fronte per la prima partita mattutina proprio i Grizzlies ed il Vercelli. E’stata una partita combattutissima, dove, vista l’alta produttività in battuta di entrambe le squadre, solo qualche rimbalzo o l’abilità difensiva potevano fare la differenza; alla fine hanno avuto la meglio per 7-6 i campioni in carica del Vercelli che hanno così inflitto ai Grizzlies il secondo stop stagionale.

Ma Bondavalli da tempo va ripetendo che la sua è una squadra da rimonte, sia riferendosi alla singola partita dove spesso hanno recuperato e vinto, sia nell’assorbire incidenti di percorso per ripartire senza implicazioni psicologiche.

E così gli Orsetti assistiti mentalmente in panchina dalla psicologa Marilisa Sartorello, da Francesco Dentico e dal ritrovato Pino Goffredo, hanno subito chiarito con Mondovi, Rebels e Bees che l’obiettivo era comunque la finale.

Come secondi classificati del girone, i Grizzlies in semifinale hanno trovato sulla loro strada un motivato Rho vincitore dell’altro girone; le due squadre si sono date battaglia, arrivando all’ultimo inning sul 3 a 3 con i Milanesi risaliti dallo 0-3. Ma i ragazzi di Bondavalli non hanno palesato segni di subire la pressione, anzi, con un turno devastante in attacco hanno incamerato i 3 punti massimi concessi per inning sbrigando poi come una formalità l’ultimo attacco avversario chiuso tra l’altro con uno spettacolare out in back hand in tuffo del prima base Corrado Resca.

Nell’altra semifinale Vercelli ha sofferto in partenza il Boves, intenzionato a vendere cara la pelle, ma sul lungo ha avuto un sopravvento fuori discussione.

Il destino ha così scritto il miglior copione possibile per questo torneo, con le due squadre che più di tutte si erano messe in evidenza: Grizzlies e Vercelli.

Da un lato il manager Vercellese ha impostato la strategia sull’alta emotività in campo, dimostrando così ampia fiducia nella lucidità mentale dei suoi ragazzi, dall’altra Bondavalli ha fatto leva sull’alta concentrazione che i suoi avevano raggiunto nell’inning finale con il Rho; ha avuto ragione il Manager degli Orsetti perché quando batti valide in angoli imprendibili o quando la butti in fuori campo non c’è difesa che tenga. Proprio in difesa dal canto loro i Grizzlies sono stati implacabili, con una sola incomprensione a tre su una palla alta in diamante che ha fatto saltare un out e subire il secondo e ultimo punto del Vercelli, ma col senno di poi è stato un “coup de théatre” che è servito solo a tenere alto il pathos in tribuna.

6 a 2 il finale, senza storia e senza appello nel tripudio globale.

Nulla è mai certo, nella vita, nello sport e soprattutto nel Baseball, ma forse questa Western League poteva andare solo in questo modo, con i più meritevoli ad alzare un bellissimo trofeo che pesa tanto quanto William, il nostro piccolo catcher !

Le premiazioni, davanti ad un nutrito pubblico, hanno poi riservato ulteriori riconoscimenti con i premi di MVP (giocatore più utile del torneo) a Luca Blunda e miglior difensore del torneo a Chiara Falciani.

Per noi tifosi, genitori o tecnici, rimarranno negli occhi anche le valide di Ravi Hines, la regolarità di Fabio Garabello e di Pietro Guazzoni, e in finale soprattutto la naturalezza di Giacomo Tesio che pareva trasformare in out facile ogni tentativo di battuta avversaria.

Siamo inoltre orgogliosi del fatto che, ad esclusione delle partite di semifinale e finale, per tutto il torneo i nostri tecnici abbiamo dato regolarmente spazio in campo ai più giovani, compresi alcuni rookies debuttanti, ragione per la quale vogliamo riconoscere il giusto merito anche a: Giada, Vittoria, Luna, Valentina, Nicolò, Kristian, Matteo N., Matteo B., Vittorio, Emanuele, Nicholas, Davide, Simone, Stefano, Gioele, Alessandro, Gabriele, Brian, Samuel e Jacopo; state pronti, stiamo organizzando partite per darvi tutto lo spazio che meritate !

Giulio Meloni, il baseball e un sogno senza età

Trascriviamo con piacere il bellissimo articolo di LUCA BIANCO scritto per il portale web SPORTORINO.

“Dodici anni e il cuore pieno di paura” cantava Francesco De Gregori in un suo famoso brano per descrivere l’esordio del piccolo Nino su un campo di calcio. E con le stesse parole avrebbe potuto raccontare la prima esperienza in nazionale di Giulio Meloni, classe 2006, giovanissimo giocatore dei Grizzlies Torino 48 impegnato l’estate scorsa nei Campionati Europei under 12. Una grande emozione, per la maglia azzurra e per l’importanza dell’evento, il primo internazionale di una carriera cominciata da poco. Giulio si è presentato sul monte di lancio e poi in battuta con un po’ di agitazione; ma proprio come il Nino di quella canzone, che tira in porta e realizza un gol, ha messo a segno diversi strike e anche alcune valide, grazie alla tensione che taglia il respiro ma che permette di dare il meglio nel momento decisivo. Non ricorderà la trasferta europea di Budapest soltanto per i match disputati o per il titolo finale della nazionale italiana. Dalla capitale ungherese Giulio è ripartito con più energia e voglia di giocare, con più sicurezza e determinazione, con il desiderio di respirare nuovamente l’atmosfera di certe partite; è tornato a casa con tante nuove amicizie da coltivare nel tempo.

Sabato scorso era allo stadio di via Passo Buole per la semifinale playoff tra Grizzlies Torino 48 e Rams Viterbo e tra una corsa e l’altra con gli altri ragazzi in giro per l’impianto (in cui ormai si sente come a casa) guardava qualche azione in campo. “Certo arrivare un giorno a vestire la maglia della prima squadra nel campionato di serie A sarebbe già un bel traguardo” assicura, “ma il mio sogno è andare a giocare negli Stati Uniti”. Dopo la pausa estiva di agosto ha ricominciato ad allenarsi – tre volte a settimana, due con l’under 12 guidata da Pierdomenico Bondavalli, il coach con cui è cresciuto, e una con l’under 15 – e lunedì inizierà la seconda media. Proprio a scuola gli capitò l’occasione di conoscere il baseball: “in prima o seconda elementare” ricorda, “un compagno di classe mi regalò una mazza e una palla giocattolo, io le abbandonai a casa ma dopo un paio d’anni le tirai fuori per provare”.

“Mi divertivo, così i miei genitori cercarono una società nella quale farmi giocare e trovarono i Grizzlies” prosegue, “le prime cose che si insegnano ai bambini sono le regole e i movimenti di lancio e battuta e poi con il tempo ci si allena per migliorarli e perfezionarli”. Papà Emilio e mamma Cristiana non conoscevano quasi il baseball ma con il tempo Giulio ha trasmesso loro la sua passione; oggi sono i suoi primi tifosi e non soltanto perché assistono a tutte le partite. Dopo i provini per la selezione regionale andati così così sono stati loro a incoraggiare il figlio affinché partecipasse ai raduni di selezione per la nazionale giovanile, superati brillantemente fino alla convocazione per gli Europei under 12.

“Ci speravo tanto ma non me l’aspettavo” ammette Giulio, che nella prima settimana di luglio è quindi volato a Budapest vivendo un’esperienza fantastica con altri 19 ragazzi provenienti da tutta Italia. “Abbiamo giocato insieme, vissuto insieme, siamo diventati amici” conclude, “da allora ci sentiamo spesso e ci diamo appuntamento nei vari tornei organizzati durante l’anno”. Come i suoi compagni di nazionale Giulio continua a vivere la passione per il baseball con serietà e impegno, con la spontaneità di un ragazzo di dodici anni ma con le idee molto chiare; coltiva il sogno di tornare a vestire la maglia azzurra, un’emozione che accomuna atleti grandi e piccoli.

Luca Bianco

 

 

Under 12: Pari e patta contro i Rebels

Sul campo di #Avigliana i #grizzliestorino48categoria #under12 pareggiano con una persa (3 a 2 agli extrainning) e una vinta (10 a 7) contro i combattivi #aviglianarebels. Bravissimi i lanciatori da ambo le parti che hanno inchiodato i risultati su numeri da squadre seniores. Speciale ritorno nel #dugout in questa categoria dopo anni negli #under15 e #under18 del tecnico @mauriziogiarola che ha affiancato il manager Bondavalli. In attacco in evidenza Giacomo Tesio, Andrea Agosto e Giulio Meloni.