Un grosso errore da evitare nel mondo dello sport è quell’idea di partire battuto quando sai di dover affrontare un ostacolo difficile, ed è secondo solo a quello di essere troppo presuntuosi o spregiudicati.
Bene, come la metteranno i Grizzlies cui il destino ha messo di fronte nella finale promozione serie A1 quel Castenaso (BO) che, statistiche alla mano, risulta essere la miglior squadra del campionato di A2 ?
Media battuta, Punti segnati, Home Run, ERA Lanciatori, numeri da paura !
Che sia una Mission Impossible è il pensiero più ovvio, poi però ci si ricorda che il Baseball è poesia perché sa scrivere pezzi di storia al limite dell’inverosimile, e allora prevale la gioia di poter anche solo contendere lo scettro al migliore, la voglia di provare a rendere dura la vita alla favorita, la soddisfazione di lasciare al piatto un battitore scomodo, il desiderio di piazzare una valida ad un lanciatore intoccabile, e alla fine dovesse essere stao anche solo un piacevole episodio inutile ai fini del risultato, pazienza, sarà stato bello averci provato.
Tra sabato e domenica gli Orsi in quel di Viterbo hanno dato tutto, hanno ripetuto il successo largo nella partita pomeridiana (1-10) sapendo che poi con Ochoa sul monte avrebbero sofferto in gara quattro (5-0).
A quel punto con la serie in perfetta parità (2 vinte a testa) diventava una incognita gara 5 dove le prestazioni dei bullpen potevano far pendere l’ago della bilancia da una parte o dall’altra.
E così dopo l’ottimo complete game di Di Taddeo in gara 3, sono stati Lomonte, Meschini e D’Emanuele a tenere sotto scacco i battitori avversari, mentre nel box lo stato di grazia di Giarola, Pascoli Matteo, Fornari e Modica hanno trascinato la squadra ad una vittoria per 7-15 che ha fatto esplodere di gioia il dugout torinese.
E’stato un campionato pazzo quello dei Grizzlies, con una formula a gironi che obbligava a non arrivare ultimi per evitare la discesa in B e nel contempo portava ai play off le prime quattro, formula che ha indotto più di una società a fare delle “valutazioni” in un mix di ambizione e possibilità economiche.
La squadra di Rosso in Regular season ha navigato sulla cresta delle onde cercando in primis di non essere travolta fino a trovare alla fine un inaspettato terzo posto.
In questo contesto si può dire che a Torino abbia vinto la voglia di fare sport, quella stessa voglia che ti spinge a sacrificare tutto per fare un allenamento in più, per non pensare ai dolori fisici o a tutti quegli anni che hai già regalato al diamante. Ha vinto la voglia di dimostrare chi sei, con la consapevolezza di amplificare i costi di gestione di stagioni sempre più insopportabili dalle finanze delle società, nessuna esclusa.
E cosi sabato al Passo Buole sarà finale !
Si aspetta un pubblico da grande evento perché nel bene o nel male lo spettacolo sarà garantito, ma i Grizzlies hanno già vinto la loro partita, rimane solo la voglia di provare a sognare.