Per l’attacco dei Grizzlies c’è Jesus Carrera

Nei lontani tempi del catenaccio calcistico, si sentiva spesso dire “Primo non prenderle!”, ma qui parliamo di Baseball, e dal momento che il pareggio non è previsto, diventa fondamentale ricordare che per vincere bisogna sempre segnare almeno un punto in più dell’avversario, come dire che serve gente che la pallina sappia batterla spesso, al momento giusto e lontana.

Al telefono trasmette tutta l’energia positiva tipica dei popoli latini, mixata con una bella dose di concretezza; è Jesus Carrera, Venezuelano, mancino,  prima base ed esterno destro che nella stagione 2021 cercherà di portare ai Grizzlies proprio quella spinta che serve per fare la differenza in attacco.

Classe 1993, Carrera non ha ancora compiuto 28 anni ma sulle spalle ne ha già quasi dieci di esperienza all’estero, la maggior parte dei quali trascorsi negli Stati Uniti.

“La situazione politico-economica in Venezuela è da circa vent’anni molto difficile, per cui a 18 anni ho maturato la decisione ed a 19 sono partito utilizzando il Baseball come elemento di motivazione. Negli USA mi sono laureato in giornalismo, ho perfezionato la lingua, e naturalmente ho giocato a livello di College e di University”.

E come si spiega invece il tuo arrivo in Italia, gli chiediamo.

“Avevo desiderio di espandere la mia esperienza, ma avevo anche un’altra motivazione …quella che due anni fa è diventata mia moglie, è per metà di origini italiane, per la precisione pugliese, ed era già venuta in Italia. L’ho raggiunta sfruttando l’opportunità del Macerata ed ora viviamo nelle Marche in attesa di capire quali occasioni ci prospetterà il futuro. Io sto lavorando come insegnante di Inglese e Spagnolo, ma sto anche perfezionando l’italiano, ed a giorni affronterò l’esame per la certificazione B1. Confesso che vivere in una grande città mi attira come idea”

L’italiano di Jesus è già fluente, e gli permette di trasmettere tutta la voglia che ha di prendere mazza e guantone e tornare sul campo. “Ho la fortuna che mia moglie di lavoro fa la Personal Trainer e quindi non appena si è conclusa la stagione 2020 ho iniziato a lavorare in casa non potendo accedere ad altre strutture per via del Covid, so che a Torino c’è la possibilità di allenarsi indoor anche nella stagione invernale e questa è una gran cosa”.

Avendo studiato giornalismo immaginiamo che sia anche pronto a rispondere a domande un po’ provocatorie, ed allora lo incalziamo sulla sua media battuta, sui suoi tanti RBI e sul basso numero stagionale di strike out; “in effetti la mia mentalità è quella di cercare di essere produttivo, intendo dire che a volte serve anche solo mettere la palla in gioco, ricordare che anche una base su ball può essere importante, poi si, ho la fortuna di avere un buon occhio e quindi con questa strategia riesco ad avere dei numeri interessanti, ma so che te li devi sempre conquistare, non è sempre così scontato. In difesa invece gioco principalmente in prima ma quando serve per il turn over posso coprire anche l'esterno destro."

Il tempo passa veloce quando ci si diverte, in questo caso quando la chiacchierata è gradevole, ma  sono passate le 20,30 di una domenica sera, per questa volta può bastare.

Benvenuto ai Grizzlies Jesus, ci vediamo presto a Torino.