Sono le 21 passate di sabato sera, ma Fabio si presta volentieri al fuoco di domande che gli abbiamo preparato, anzi, non si risparmia nei tempi e nei particolari delle sue risposte, quasi a dire “sono contento di questa nuova avventura e ne parlo volentieri”. Si, perché da pochissimo Fabio Sampaolo è il nuovo General Manager dei Grizzlies Torino 48 e la prima domanda non poteva che essere: ma chi te lo ha fatto fare? “Quando un amico chiama non si può non rispondere” afferma, ed è subito chiaro il riferimento a Pierpaolo Illuminati, suo ricevitore a Macerata negli anni della gioventù, oggi manager dei Grizzlies, ma anche come si affretta a precisare, “un amico col quale da sempre ci sentiamo con regolarità e che già un paio di anni fa aveva provato a tentarmi”. “Ci hanno provato anche altri” ridacchia … Grazie al suo trasferimento in Brianza, che ha ridotto drasticamente le distanze con Torino, Sampaolo ha finalmente risposto Si alla corte di Illuminati ed ha già incontrato nei giorni scorsi una rappresentanza del nuovo Direttivo (il Presidente Gallo, la vice Presidente Passarella ed il Responsabile della strategia sportiva Marziale), e subito dopo, sugli spalti del Passo Buole (Covid docet), ha conosciuto i ragazzi della squadra che disputerà il campionato di serie A. Ma prima di parlare di Grizzlies e di campionato, siamo curiosi di conoscere meglio il nuovo compagno di viaggio ed allora ci facciamo raccontare della sua carriera, così ci troviamo a registrare una serie di numeri e informazioni: ”sono entrato in questo mondo nel 1970 a 8 anni, sono stato a Macerata fino al 97, e poi Cupra Montana, nuovamente Macerata, poi Montegranaro e ancora Macerata, in tutto ben 6 promozioni come tecnico o come dirigente, un anno in Nazionale Under18 da giocatore, allenatore per 30 anni, di 3° livello (il massimo), ho fatto il General Manager e il Presidente”. L’immagine che ne traspare è pertanto quella di un appassionato che non può stare lontano dal diamante e quando gli chiediamo tra tutti i ruoli dove si senta più a suo agio ci dice: “avendo avuto la fortuna di fare tutta la trafila, posso sapere quali sono i problemi o le aspettative di tutti, così riesco a comprendere le situazioni”. La pubblicazione da parte della FIBS della nuova formula del Campionato di serie A è troppo fresca e stimolante per non fare capolino in qualsiasi argomento di discussione, e così finalmente affrontiamo il tema in maniera diretta: “nelle intenzioni vuole essere una unica serie A, ma di fatto restano due categorie, è una opinione diffusa, al punto che qualche giocatore in attesa di accasarsi, ora che conosce la formula, è più attratto da squadre di Premier Round e meno da quelle inserite nel Qualification Round”. E questo cosa significa per i Grizzlies? chiediamo; “ci sono squadre che sono obbligate a vincere” risponde Sampaolo, “in virtù dei budget che mettono loro a disposizione gli sponsor, noi siamo una organizzazione che non può permettersi troppi rinforzi stranieri, ma stiamo comunque cercando atleti per fare un campionato di buon livello”. Siamo curiosi a questo punto di capire che impressione abbia avuto del team che ha trovato a Torino, e così facciamo la domanda diretta; “so perfettamente che ci sono organizzazioni talmente strutturate da essere definite professionistiche, i Grizzlies mi ricordano il mio ambiente di Macerata, dove i Dirigenti hanno innanzi tutto un lavoro primario, ma la gestione della società sportiva non è portata avanti come un hobby bensì come un secondo lavoro, e questo è garanzia di serietà, garanzia di fare le cose in modo professionale, e questo mi basta”. Grazie Fabio, è stato un piacere, a presto sul campo.